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Cerchio di rane e rospi

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Ogni martedì e giovedì con i bambini e le bambine del Mammut facciamo nella piazza Giovanni Paolo II di Scampia un cerchio sulle nuove scoperte intorno agli animali immaginari o reali che vivono nel quartiere.

In piazza abbiamo avuto tigri feroci, elefanti ed altri animali della giungla. Sembra incredibile, ma proprio dove ci incontriamo, hanno in un solo anno costruito due grandi circhi e noi eravamo a due passi dagli animali… alcuni bambini sono diventati amici dei circensi e li hanno potuti osservare ogni giorno da vicino. Poi ci sono: tane di volpi, e quindi le volpi (che si dice mangino i gatti), pochi gatti, topi giganti, talpe, gazze ladre e merli, lucertole, scarafaggi e zanzare, alveari e api… tanti tanti cani randagi.

Di sera, appena fa scuro, dalla parte est della piazza non è raro vedere saltare rane e rospi, che fanno capolino nel cuore della piazza come se facessero una riunione. A farcelo scoprire sono stati Ernestino e Giovannino che vanno sempre alla ricerca di avventure. A volte se ti avvicini al fossato che circonda il grande parco pubblico (che qua chiamiamo “villa comunale”) puoi sentire dei suoni, come un canto: sono le rane che fanno i girini, dei piccoli pesci che noi non siamo riusciti a vedere.

Dai racconti raccolti durante i cerchi e dalle nostre inchieste bestiali abbiamo scoperto che Scampia doveva essere un luogo pieno d’acqua, stagni o pozze. La maestra Elvira ci ha detto che trent’anni fa, quando ha cominciato a lavorare a scuola (alla Virgilio 4), doveva fare uno slalom tra rane e rospi prima di entrare in classe. Un maestro del 58^ Circolo ci ha raccontato che in passato si faceva la zuppa di rane per far guarire i bambini dal mal di gola; il fruttivendolo del mercato che si fa venerdì in piazza Giovanni Paolo II ha venduto un'insalata con dentro un rospo e della signora Maria si sentono ancora le urla.

Con i bambini abbiamo scoperto che le rane sono più magre dei rospi, hanno le zampe più snelle e lunghe e sono veloci, nuotano nelle pozze d’acqua che si formano nel fossato della villa, i rospi invece sono grossi e tarchiati e vivono nelle tane scavate a terra. Sono soprattutto i rospi che sbucano fuori quando fa sera, mangiano un sacco d’insetti e riescono a rimanere attaccati alle foglie senza cadere. Se ti avvicini ad un rospo lui si spaventa e diventa ancora più grosso di quello che è. Ernestino, preso da forza bestiale, lo sa imitare il rospo, e piccolo piccolo com’è si gonfia come un pallone e prende il volo con la sua bicicletta per una nuova avventura.

Alessandra Di Fenza

 

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